La moda come arte e mimesi: abiti-sculture, animali imbalsamati, stoffe e ricami che diventano dipinti, accessori e scarpe gioiello, disegni tratti da antichi bestiari.
Animalia Fashion, in mostra al Museo della Moda e del Costume di Palazzo Pitti, a Firenze, propone eleganti giochi di contaminazione tra mondo animale e haute couture. Una “Passerella zoologica ’ dove entra in gioco la natura, con le sue specie più rare, fonte di ispirazione per gli stilisti.
A metà strada tra reale e immaginario, tra fantasia e genialità, Animalia Fashion mostra da un lato l’influenza che il regno animale esercita su stilisti e gioiellieri contemporanei e dall’altro testimonia come il subconscio sia in grado di suscitare nello spettatore involontarie e fantasiose associazioni mentali che rimandano all’immaginario collettivo del mondo naturale.
La moda, e quindi l’arte, che “scimmiottano”( mai termine fu più adatto) la natura.
Le diciotto sale del percorso espositivo si aprono con la sezione dedicata ai ragni per poi proseguire con cigni, conchiglie, ricci, pesci, coralli, aragoste, serpenti, scarabei, api, pappagalli, coccodrilli per concludersi con delle farfalle.
Vista come “favoloso teatro e scoperta delle meraviglie del mondo animale”, la moda diventa “espressione artistica del nostro stupore per le bellezze dell’universo”, commenta la curatrice Patricia Lurati.
Attraverso un centinaio di pezzi tra abiti, scarpe, accessori e gioielli contemporanei, tutti realizzati tra il 2000 e il 2018, collocati accanto a dipinti antichi, manufatti rinascimentali e animali impagliati, la mostra ci propone un meraviglioso viaggio a due binari tra alta moda e mondo animale.
Ospitata nelle sale del Museo della Moda e del Costume di Firenze, Animalia Fashion resterà aperta al pubblico fino al 5 maggio.
Rare specie animali, concesse in prestito dal Museo fiorentino di Storia Naturale La Specola, ragni (in teche) prestati dall’Associazione Italiana di Aracnologia, e poi dipinti antichi e oggetti provenienti dal Museo di Antropologia ed Etnografia di Firenze, e pagine da manuali di scienza medica medievali.
Gli animali che ispirano la moda, anche quelli più inaspettati, specie se la fonte di ispirazione sono insetti, serpenti, ricci e babirussa.
I 57 vestiti in mostra, insieme agli accessori e ai gioielli, propongono un viaggio artistico nella storia della scienza zoologica e al tempo stesso impegnato: Animalia Fashion vuole anche far riflettere sui problemi dell’ambiente e sulle specie animali in pericolo, in un’era come la nostra di importanti cambiamenti climatici e dove l’interesse delle superpotenze per i problemi dell’ambiente che mettono molte specie in pericolo pare ancora troppo basso.
Gli abiti in mostra sono stati esposti sulle passerelle e nelle boutique più celebri del globo, creati e scelti dagli stilisti, primi intermediari tra la natura, la moda, ed il mercato.
Grandi protagonisti Karl Lagerfeld, John Galliano e Jean Paul Gaultier ma anche e soprattutto tanto buon made in Italy con Prada, Pucci, Valentino, Dolce & Gabbana e Salvatore Ferragamo.
La mostra Animalia Fashion diventa così una delle più sorprendenti e suggestive installazioni contemporanee nel campo della Haute Couture, lirismo puro negli accostamenti proposti, ed una diversa chiave di lettura per un museo di storia naturale alternativo. Abiti, accessori e gioielli diventano così un’esperienza, un viaggio nella storia della scienza zoologica, una scoperta di forme, colori e tendenze.
La scenografia di un museo immaginario, un dialogo emozionante con uno zoo di stoffe, piume, pellami.
AnnaChiara Della Corte