Esule volontario a Capri, alla stregua del conte Fersen, Arno Boueilh, artista parigino, sceglie non a caso Villa Lysis per la sua personale, inaugurata lo scorso sabato e visitabile fino all’8 luglio, all’interno del panoramico salone liberty della storica dimora sul tetto dell’isola. Le sue tempere su tela , dalle intense cromie, raffigurano con dovizia di particolari, architetture, paesaggi, scorci, luci, luoghi poco noti o visibili. “Appunti per un esilio” è il risultato di una conoscenza profonda e attenta dell’isola da parte di Arno, che ama dipingere ” sur le motif”, consegnando direttamente dalla realtà alla tela il suo sguardo sul circostante.
Immediato il rimando al romanzo di Peyrefitte, che nel suo ” L’esule di Capri” recita: “Fuggiva da Parigi, dove era stato condannato per oltraggio alla morale, lasciando dietro di sé la vecchia Europa, imbellettata di menzogne”. In autoesilio a Capri per diversi periodi, Arno ci presenta un “sopralluogo pittorico”: vedute ma soprattutto particolari, impressioni più intime, che nell’insieme ritraggono l’ isola oggi. Un’isola sospesa, senza tempo, ritratta dall’occhio dell’artista nella sua veste più poetica. “Si è imbarcato sul primo traghetto, quello che lascia Napoli ancora avvolta nella nebbia e nel sonno…è rimasto in piedi sul ponte superiore ad osservare come l’imbarcazione scivolava su quel mare d’olio, incantato dalla scia che la nave si lasciava dietro. Ha portato con se i pennelli, colori a sufficienza, tele e pannelli di dimensioni varie, una tavolozza e un biglietto solo andata.” Così Boueilh decrive il suo approdo a Capri. Un arrivo sognante, prima di immergersi nei soggetti delle sue tele, sublimati e spogliati da tutto il superfluo.
Le opere, di varia dimensione, si sposano perfettamente con gli interni e le vedute della villa, in un rimando di visioni reali e pittoriche, quadri naturali e cornici nella cornice architettonica del gran salone.